
Ne vorrei parlare senza rancore, una situazione simile e certe situazioni e annessi eventi, sicuramente mi avrebbero davvero fatto male, pensando a un errore ma con un esame molto più obbiettivo direi che è una questione di volontà di conseguenza non è una cosa che mi riguarda direttamente ma altresì vero che sono davvero contento per lei con la speranza che quel giorno per l’ennesima volta si sia divertita.
Ma non è nemmeno quella la questione più interessante e nemmeno la più importante.
Se analizzo da soggetto razionale e rifletto attentamente posso tranquillamente dire in tutta sincerità che il discorso, qualsiasi discorso a me torna. Come si usa dire. “tempo al tempo e il tempo ti sarà maestro” significa che, con il passare del tempo, si imparano molte cose e si acquisisce esperienza, diventando così più saggi e capaci di affrontare le situazioni. In altre parole, il tempo è un insegnante che ci guida e ci forma.
L’importante è prendere e avere, tenendosi stretta la propria consapevolezza del proprio vissuto, lasciando le cose in pace, chiare, e soprattutto senza risentimento alcuno, eliminare il proprio risentimento è una parte fondamentale della propria crescita, non affrontare un quesito, un dubbio o qualsiasi cosa alimenti il proprio malessere è da persone immature, le situazioni vanno affrontate e cosi ho deciso di affrontare l’insieme delle cose senza portarmi dietro niente che mi potesse portare alimentare minimamente il malessere e dare a mia volta alla persona interessata la stessa opportunità perchè appunto bisogna stare in pace con se stessi, le cose non dette generano solo incomprensioni, l’importante è parlare e anche sapere ascoltare.
I muri non servono a niente, se tiriamo su dei muri mettiamo davanti a noi ostacoli, ostacoli si .. che non dovrebbero esserci, personalmente non ho messo dei muri ma ho coltivato dei prati, prima o poi chissà magari fioriranno oppure no, questo non posso saperlo.
Ho valutato di prendere il mio cuore e schiacciarlo con le mie mani, non mi è servito davvero a niente, potrei essere un “non morto” come nei fantasy anche se viene logico chidersi, “come si fa a schiacciare il proprio cuore tra le proprie mani?” oserei l’ardire di rispondere che metaforicamente si può, alienare le proprie emozioni con costanza, volontà e disciplina.
Mi chiudo nel labirinto della mia mente e per il dialogo lascio li sempre una porta socchiusa perchè non mi piace tagliare di netto i rapporti senza un briciolo di umanità, se scrivo queste cose è proprio con la consapevolezza che a mio avviso sono sbagliate e sono sempre propenso a un dialogo e dare il giusto peso tra quello che viene detto e quello che realmente si pensa, non sempre le due cose collimano e invece vanno proprio riallineate.
Se questo non si verifica, sicuramente non me ne faccio una colpa, dalla mia parte dono tutta la buona volontà che mi è rimasta, e cogliere poi il buonsenso della opportunità non sta a me.
Non so nemmeno perchè ci rimugino sopra, lo scrivo probabilmente per riflettere bene su queste cose, e ricordarmi perfettamente cosa penso e dico, perchè non devo mai dimenticare, ricordare fa parte del percorso.