
Il suo mondo non era solo una collezione di dettagli da ammirare; era il mio universo, e ogni suo particolare era una stella che brillava solo per me.
Non potevo non perdermi nei suoi capelli, quel fiume che cambiava colore con la luce, passando dal fuoco del tramonto al buio della notte riflesso come la luce lunare. Li accarezzavo, sentendo la seta di ogni singola ciocca, e del suo profumo che vi restava intrappolato. Quando era assorta, quella ciocca ribelle che le sfuggiva e le sfiorava la guancia, mi invitava dolcemente a rimetterla a posto. Era un gesto intimo, un piccolo gesto che mi legava a lei, un modo per dirle senza parole che ero lì, sempre.
I suoi occhi dell’infinito, erano la mia bussola. Ci leggevo le sue emozioni, i suoi pensieri più segreti, le tempeste e le quieti della sua anima. Quando rideva, si illuminavano, il suo naso, che le si arricciava leggermente in quel momento, era il mio porto sicuro, il punto esatto in cui mi piaceva lasciarle un bacio.
Ma era nelle sue mani che trovavo la storia del nostro amore. Non erano solo belle, erano il mezzo con cui mi amava. Erano le mani che tenevano la mia, dandomi forza e conforto che dolcemente chiamavo manine scheletrine. Erano le mani che si allungavano per sfiorare la mia guancia, un tocco leggero, ma che aveva il potere di accendere un fuoco nel mio cuore. Le sue dita lunghe e affusolate erano perfette per intrecciarsi con le mie, un incastro che sembrava fatto apposta per noi.
La sua risata, quel suono melodioso, era la colonna sonora dei nostri giorni, un promemoria costante della gioia che portava nella mia vita. Era un suono che mi riempiva, che mi faceva dimenticare il mondo e mi faceva concentrare solo su di lei, sul suo sorriso, sulla sua felicità, catturai l’attimo in un video, Lei seduta sul lette insieme alle sue rose nere mentre sorrideva in tutto il suo imbarazzo… una tenerezza disarmante e il suo profumo, quel misto inebriante e familiare, insieme al ricordo dei nostri momenti, un’essenza che mi faceva sentire a casa ogni volta che la sentivo.
Lei non è solo una descrizione; è una dichiarazione, è l’amore che sentivo per lei, un amore che si manifestava in ogni singolo, piccolo, inafferrabile dettaglio. Un amore che, come i suoi capelli, era un fiume di colori, sfumature e luce. Era la mia storia d’amore, scritta sul suo viso, sulle sue mani, nella sua risata. E io non mi stancavo mai di leggerla.
Ogni volta che la guardavo.. era sempre come la prima volta. Tutte le volte mi innamoravo di nuovo esattamente come la prima volta che la vidi.
Ogni volta.. era sempre una eterna prima volta.