
“Non dirle che non è così” di Francesco De Gregori, adattamento italiano di Bob Dylan (“If You See Her, Say Hello”)
Come specificato nel dettaglio delle riflessioni personali in fondo a questa pagina questa canzone se mi è concesso l’ardire richiama non volutamente la storia di Alice e del Cappellaio Matto, ma questo lo spiegherò più avanti in questa pagina insieme ai motivi che mi inducono a fare questa supposizione che a mio avviso non si discosta molto dalla realtà (La mia realtà ovviamente) soprattutto questa riflessione
“E se crede che l’abbia scordata, non dirle che non è così…”
Andiamo con ordine
La canzone rappresenta la voce di un narratore che continua a provare amore per una persona che ha lasciato la sua vita. Egli chiede a chiunque la incontri di salutarla e di non negare i suoi sentimenti:
“Non importa se ora c’è un altro nella vita di lui o un altro in quella di lei. Ciò che conta è il disarmo cui l’amore obbliga , l’inevitabilità della fine, l’atrocità del distacco e la tenerezza del ricordo.”
Un’altra interpretazione esplora questi temi con una lente più analitica:
- Il narratore conserva ancora affetto e ricordo, nonostante la separazione.
- Riconosce l’esistenza di una nuova relazione, ed è disposto a restare in silenzio, rispettoso.
- Proietta l’immagine di un amore dolce-amaro, complicato da elaborare, ma vissuto con sincerità.
In sintesi
- Amore non corrisposto, mantenuto vivo non con presunzione, ma con discrezione.
- Dolore sottile, accettato con dignità, senza bisogno di proclamazioni.
- Rispetto silente, per chi ha scelto un’altra strada, ma rimane nei ricordi.
Questa delicatezza, questa malinconia gentile, rappresenta uno dei vertici espressivi tanto di Dylan quanto di De Gregori, due maestri nel raccontare la fine di un amore senza retorica, con parole semplici e una profondità emotiva sorprendente.
Testo e contesto
Nel testo, il narratore si rivolge a un conoscente comune:
- “Se la vedi, dille ciao, salutala dovunque sia, è partita tempo fa e adesso forse è in Tunisia…”
È un addio gentile, colmo di consapevolezza e di rispetto.
Pur sapendo che lei ha preso un’altra strada anche lontana, lui non vuole che pensi di essere stata dimenticata:
- “E se crede che l’abbia scordata, non dirle che non è così.”
Una frase semplice, ma carica di struggimento: parla al desiderio di restare presente nel cuore di chi si ama.
Temi principali
- Amore ancora vivo, ma silenzioso:
- “È ancora nel mio cuore, è ancora vicino a me.”
Nonostante la fine, lei è sempre parte di lui.
- “È ancora nel mio cuore, è ancora vicino a me.”
- Rispetto e dignità post-separazione:
- “Ho sempre avuto rispetto per lei, per come se ne è andata via.”
Lui non recrimina, anzi mostra profondo rispetto per la sua scelta.
- “Ho sempre avuto rispetto per lei, per come se ne è andata via.”
- Non ostacolare la sua felicità:
- “Se c’è un altro che le sta accanto, certamente non sarò io a mettermi fra di loro.”
Rinuncia al ritorno pur nella sofferenza.
- “Se c’è un altro che le sta accanto, certamente non sarò io a mettermi fra di loro.”
- Presenza-costante nella memoria:
- Lavora tra gente, sente il suo nome, ma non si abitua alla sua assenza.
- “Sole grande, luna blu… il passato è ancora qua, e so a memoria i ricordi.”
Qui la metafora astratta accentua l’intensità del ricordo.
- Apertura a un possibile incontro futuro:
- “Se tornasse da queste parti… tu dille che può cercarmi.”
Una speranza gentile e discreta.
- “Se tornasse da queste parti… tu dille che può cercarmi.”
Interpretazione romantica
Il testo dipinge l’immagine di un amore che resta vivo nonostante la fine della relazione, un amore maturo, che sa accettare il distacco senza rinunciare alla propria verità interiore. Non c’è drammaticità urlata, ma tenerezza silenziosa e dignitosa. La scelta di non dire “non l’ho dimenticata” è un atto d’amore discreto, che risparmia dolore a entrambi.
È una delle canzoni che meglio rappresenta lo sguardo di colui che ricorda un amore lasciato dietro le spalle… l’inevitabilità della fine, l’atrocità del distacco e la tenerezza del ricordo.
In altri termini, è un amore che vive nella distanza e nella delicatezza del silenzio, anziché nell’istante del ritorno.
Conclusione poetica
“Non dirle che non è così” è una confessione gentile: un cuore spezzato che non chiede ritorno, ma custodisce l’altro con dignità e grazia. Un inno all’amore che non fa un dramma, ma si ricorda, un amore delicato, eterno.
Riflessione personale
Ricorda la storia di Alice e il Cappellaio matto.
Il testo richiede di non dire a qualcuno che una cosa non è come la pensa,
In questa canzone leggendo tra le righe ricorda per certi aspetti la storia di Alice e il Cappellaio Matto. La frase “Non dirle che non è così” evoca l’immagine di una persona che si rifiuta di accettare una realtà diversa da quella che ha in mente, simile alla situazione di Alice che incontra il Cappellaio Matto nel Paese delle Meraviglie.
In “Alice e il Cappellaio Matto”, la protagonista, Alice, si confronta con un mondo in cui le regole e le percezioni sono stravolte. Il Cappellaio Matto, personaggio eccentrico e bizzarro, rappresenta una visione del mondo alternativa, che Alice inizialmente fatica ad accettare. Il brano di De Gregori, invece, non è esplicitamente legato a questa storia, ma evoca il tema del conflitto tra diverse percezioni della realtà e della difficoltà di accettare un punto di vista diverso dal proprio.
Il testo sembra suggerire di non negare la realtà di una persona, anche se diversa dalla propria, ricordando la storia di Alice e del Cappellaio Matto che non riescono a comprendersi pienamente. È un invito a rispettare le diverse prospettive, anche quando sono difficili da accettare, come nel caso della storia di Alice nel Paese delle Meraviglie.